Storia

L’azienda, fondata negli anni sessanta alla sommità del monte Fasolo e del cui comprensorio facevano parte la chiesa di San Gaetano – meta di pellegrinaggi – e due edifici rurali, entra a fare parte di questo nuovo progetto. Ad oggi la fusione delle tenute Le Volpi e Monte Fasolo, con oltre 200 ettari, rappresentano l’attività vitivinicola privata più estesa dei Colli Euganei. 95 ettari sono coltivati a vigneto ed ogni varietà è collocata nei terreni più adatti a fornire prodotti di pregio, grazie a una zonazione viticola che consente di valutare l’interazione tra suolo, esposizione, clima e vite in ogni singolo vigneto.

 

Filosofia produttiva

La storia di queste aziende, riferimento del territorio, non può prescindere dal racconto del nuovo assetto proprietario, destinato a definire un diverso stile produttivo ed a marcare una filosofia aziendale incentrata sulla ricerca: vitigni autoctoni, tecniche di affinamento innovative e metodi in grado di risaltare l’unicità dei vini lavorati.

L’obiettivo è andare oltre al concetto di biologico nella continua ricerca dell’equilibrio tra qualità del prodotto, benessere della persona e rispetto dell’ambiente. Grazie all’impiego di tecniche produttive di ultima generazione è possibile recuperare il ritmo naturale delle vigne, intervenendo in modo mirato e abolendo ogni intervento dannoso o superfluo.

“Ci piace poter condividere la dedizione per il nostro lavoro, l’amore per i preziosi frutti che questo territorio ci regala. Le tradizioni contadine del passato ci accompagnano nel percorso di oggi e sono la base delle importanti ricerche che stiamo portando avanti, con uno sguardo sempre rivolto al futuro”

Luigi Rossi Luciani

Un vino fatto di ricercaed innovazione

La nuova gestione dell’azienda non vuole tardare a segnare il forte carattere dei vini sui quali si sta concentrando una grande attività di ricerca. L’annata 2018 segna l’inizio di un nuovo capitolo con la volontà di tracciare lo stile dei vini di questo territorio, puntando ad una qualità sempre più alta, ed impegnandosi nell’adozione di tecniche all’avanguardia nel campo della viticoltura biologica.
Gli studi e le sperimentazioni svolte nel corso di questi anni, hanno permesso di approfondire la conoscenza della risposta dei vari vitigni in ogni singolo appezzamento della tenuta.

In cantina si sono ricercate tecniche nuove di prossima divulgazione, metodi in grado di esaltare le caratteristiche proprio dei frutti di questo territorio.
In campagna stiamo sperimentando una nuova tipologia di robot: un macchinario di industria 4.0, parzialmente elettrico e in grado di trattare le vigne con i raggi UV, evitando così l’impiego di materiali chimici dannosi.
Il Carmenere è il seme, il punto di partenza di questo progetto destinato ad essere portavoce di un cambio stilistico importante, di una nuova percezione dei vini dei Colli Euganei.

Produzione Biologica

I nostri vigneti sono tutti di nostra proprietà, abbiamo così la fortuna di poter controllare in prima persona l’intero processo di produzione dalla vigna all’imbottigliamento. Questo ci permette di conoscere profondamente le nostre uve, il terreno ed il microclima di ogni singolo vigneto e di intervenire solo laddove necessario, tenendoci sempre molto sotto i limiti di intervento consentiti dai disciplinari con l’obiettivo di ottenere vini che siano la massima espressione naturale del territorio, oltre il bio.
Questa filosofia si esprime anche nella lavorazione in cantina dove trattiamo l’uva con molta attenzione e delicatezza, tracciandone meticolosamente il percorso lungo tutto il processo.

Per le fermentazioni utilizziamo principalmente lieviti indigeni selezionati, microrganismi naturalmente presenti sulle uve e la tipologia ed i tempi di affinamento vengono definiti di volta in volta nel rispetto delle caratteristiche di ciascun vitigno.
Abbiamo inoltre scelto di utilizzare un processo di filtrazione delicato, a maglia molto larga per evitare la rottura delle catene molecolari del prodotto e preservare l’integrità di gusto, aroma e colore del vino, per questo a volte può capitare di trovare piccoli cristalli sul fondo della bottiglia.

L’azienda agricola Le Volpi produce vino biologico dal 2013 e vegano dal 2016 mentre con l’azienda Monte Fasolo, attualmente in conversione, puntiamo ad arrivare al prodotto biologico entro l’anno 2022. La nostra produzione è certificata BIO-VEGAN da ICEA, l’Istituto di Certificazione Etica e Ambientale.

Imbottigliamento, conservazione e trasporto

La nostra produzione vinicola ecosostenibile comprende anche i processi di imbottigliamento, conservazione e trasporto. Per i nostri vini abbiamo scelto di adottare bottiglie ecosostenibili, ottenute da processi di produzione a risparmio energetico, che impiegano vetro riciclato e si impegnano per la tutela dell’ambiente.

Per i vini fermi in particolare utilizziamo delle bottiglie più leggere delle altre, consentendoci così di limitare il peso nei trasporti e di ridurre i consumi e l’inquinamento di CO2.

Per l’imbottigliamento dei vini utilizziamo il Nomacorc: un derivato della canna da zucchero, una scelta ecologica e ideale per l’imbottigliamento dei vini bianchi. Per i vini a lungo invecchiamento, impieghiamo invece un monopezzo di sughero che garantisce la microssigenazione all’interno della bottiglia.